Rifugi una riflessione su tariffe e clientela

Nel pomeriggio del 2 dicembre si è tenuta la tradizionale riunione di fine anno dei Gestori dei Rifugi SAT presso Casa SAT in via Manci.

A parlare di “tariffe che vanno riviste” è stato appunto Ezio Alimonta, presidente uscente dell'Associazione gestori Rifugi. “Cibi e bevande che arrivano in quota – spiega - hanno costi di trasporto alti che pesano davvero troppo sui gestori, così come non è ammissibile che per dormire si faccia spendere 7 euro. Vanno bene gli sconti a soci e associati ma servono nuovi ragionamenti, così come deve esserci bilanciamento con i gestori privati dei rifugi”.

La Sat, dal canto suo, valuterà la situazione a seconda anche degli indirizzi che arriveranno dal nazionale. “Nomineremo una commissione – propone Sandro Magnoni, presidente commissione rifugi Sat – e assieme analizzeremo la situazione”. Al momento, spiega Magnoni, non è stato ancora deciso nulla. “La questione delle tariffe è una richiesta che ci arriva da chi sta portando avanti le strutture, vedremo cosa fare”.

La presidente Anna Facchini ha rimarcato che da parte di Sat ci sarà un impegno a collaborare. “Serve coordinazione e coordinamento – ha detto la presidente – Noi abbiamo 33 rifugi, l’associazione 144. Insieme possiamo avere più voce anche per dialogare con la presidenza della Commissione Rifugi CAI nazionale, il cui presidente Riccardo Giacomelli è anche un trentino. I gestori sono anche imprenditori e sui nuovi tariffari cercheremo di non avere voci differenti”.

Le sfide che i rifugi trentini devono affrontare sono tante a partire da chi ora frequenta la montagna. “E' cambiato tutto – spiega Magnoni – alcuni quando arrivano non sanno proprio dove sono. Oggi non c'è più l'alpinista di un tempo. Ci sono situazioni davvero paradossali, alcuni chiedono quando passa l'autobus e alla struttura si arriva solo attraverso un sentiero. Basta questo per spiegare la situazione”.

L'obiettivo nel 2022 è anche quello di ridurre sempre di più l'uso della plastica. “Il nuovo anno ci attende – ha continuato il presidente della Commissione rifugi Sat - con altri lavori di riqualificazione e responsabilità soprattutto riguardo il corretto utilizzo delle risorse e in particolare di quelle idriche. L’ottica sarà quella di ridurre sempre di più il consumo di plastica potabilizzando, ove possibile, l’acqua”. L'introduzione di nuovi impianti è stata sperimentata già in alcuni rifugi. “L'obiettivo – ha concluso – è quello di offrire agli escursionisti la possibilità di riempirsi la borraccia direttamente dalla fonte in modo tale che non servano bottigliette di plastica”.

La Sezione SAT di Riva del Garda, con il supporto della SAT centrale, ha programmato la sistemazione dell’impianto per la fornitura dell’acqua al rifugio Nino Pernici a Bocca di Trat. L’opera, già finanziata e in fase esecutiva, prevede la realizzazione di vasche di accumulo dell’acqua per ottimizzare l’uso delle sempre più scarse e preziose risorse idriche.
Inoltre saranno rinnovati gli impianti fotovoltaici ed eseguiti alcuni lavori di consolidamento della via di accesso al rifugio.

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