Storie di montagna

Alla corte del Re di Castello

di Sandro


Il Monte Re di Castello fa parte del gruppo dell’Adamello e si trova proprio sul confine fra il settore trentino e quello lombardo di questa grande catena alpina; si erge davvero come un gigantesco maniero tra la Val di Fumo e la val di Saviore.
Il Re di Castello raggiunge un altezza di m 2889 e la sua cima offre alla vista un panorama incomparabile; si raggiunge dopo una salita di circa 4 ore che non presenta particolari difficoltà per i camminatori un po’ allenati e abituati ai severi ambienti dell’alta montagna. Il dislivello totale è di circa 900 metri ben distribuiti su un percorso che si allunga senza pendenze particolarmente ripide.


Per avvicinarci alla nostra cima dobbiamo dap- prima percorrere in automobile la lunga Val di Daone per arrivare nei pressi del lago e della diga di Malga Bissina, dove lasceremo l’automobile in un grande parcheggio subito prima della grande diga. Parcheggiato il mezzo si imbocca il sentiero S.A.T n. 242 che sale in fondo al parcheggio stesso attraversando una fitta boscaglia in dire- zione sud-ovest. Il sentiero, non molto ripido, attraversa dapprima un bosco di larici per poi salire più decisamente fino a arrampicarsi lungo un dosso tra cespugli più fitti, ma sempre comodo e ben marcato. Da questo punto si intravede lo splendido Lago di Campo (m 1944) e più in lontananza la cima del Re di Castello; si scende un poco dall’altura fino a raggiungere le sponde del lago, costeggian- dolo in ambiente suggestivo tra pascoli, macchie di rododendri, rocce coperte di licheni e mughi. Dopo aver superato i resti dell’ormai abbando- nata Malga Campo si riprende la salita in un percorso via via più roccioso ma sempre ben segnalato fino a raggiungere in graduale ascesa il Passo di Campo (m 2296 circa 2 ore dalla partenza); qui il paesaggio si fa ancora più aperto poiché lo sguardo spazia anche lungo il versante ovest in direzione della Cima d’Arno’ e del suo bel lago omonimo. Dal Passo per raggiungere la nostra cima si sale a sinistra su percorso non segnato ma ben visibile, costeggiando la Sega di Arno’ che con il suo profilo dentato ricorda i merli di un castello e probabilmente proprio da questo particolare trae il nome la nostra meta.
Dopo pochi minuti si inizia la risalita della facile Vedretta di Saviore, poco nevosa in piena estate, mentre davanti a noi si intravede la cima del Re di Castello (m 2889), che raggiungiamo in un paio d’ore circa dal Passo di Campo.
La vista grandiosa che ci offre questa splendida montagna ci ripaga dalla fatica impiegata per raggiungerla; lo sguardo spazia in lontananza, perdendosi a indovinare altre cime più o meno famose che ci circondano fra i grossi massi gra- nitici che formano la vetta.
A questo punto si può ritornare sui propri passi e ripercorrere al contrario la via di salita, oppure un interessante alternativa è possibile percorrere il facile crinale, che porta fino alla Cima Dernal, sempre con veduta magnifica, per poi calare facilmente e raggiungere in poco più di un’ora il Passo Dernal (m2570) e il rifugio omonimo, che sorge presso di esso. Dopo un’eventuale sosta al rifugio, posto in bella posizione, si ritorna verso il Passo di Campo percorrendo il sentiero CAI
  • banner1
  • banner2
  • banner3
  • banner4