Anello per il Rifugio S.Pietro

GRUPPO
Misone - Biaìna
TIPOLOGIA
Escursionismo
DIFFICOLTA'
E: il percorso non presenta difficoltà tecniche o d’orientamento.
TEMPI SALITADISCESAALTEZZA MASSIMA
4 h 10 950 m 950 m 976 m

PERIODO CONSIGLIATO
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

Caratteristiche percorso
Facile escursione di bassa quota.

Accesso
 
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Descrizione percorso
Facile escursione, adatta anche al periodo invernale

Pochi metri a valle dell’abitato di Gavazzo Nuova, sulla statale del Ballino, a fianco dell’albergo La Rocchetta a m175 inizia a salire tra gli ulivi una mulattiera con segnavia N°401. Ora come sentiero per i terrazzamenti, ora per tratti asfaltati (chiusi al traffico) si sale, passando per un’edicola eretta per la peste del 1630 per poi infilarsi verso Ovest, nella Valle di Gòla. All’inizio sulla sinistra vi è la caratteristica fenditura nella roccia denominata “Bus de S.Lorenz”, dalla quale a seconda delle variazione stagionali, esce un soffio continuo di aria, fresca d’estate, calda d’inverno.
Dopo aver girato per guadagnar quota nell’angusta vallicola sormontata dalla rupe di Frapporta, si sbuca infine sulla statale, ai piedi del Castello di Tenno (m427 – ore 0.40).
Attraversata la statale e l’abitato, facendo attenzione ai segnavia, si imbocca un’antica carrareccia selciata che porta all’antico, pittoresco borgo di Calvola (30 minuti). Dopo aver gradito la presenza della fontana, si passa salendo tra le antiche case medievali per risalire il versante sud del Dos de la Cròs, caratterizzato da alcuni lastroni calcarei levigati dai ghiacci.
Sbucati in 30 minuti sul parcheggio caratterizzato dalla presenza di una grande Croce, si risale la strada asfaltata fino ad un bivio: qui si prende a destra contornando il campo coltivato fino ai piedi della rupe su cui troneggia il Rifugio: si prende quindi a sinistra fino ad imboccare l’evidente sentierino che a zig zag risale l’erto crinale. Dopo un ultimo passaggio in cui si è aiutati da un corrimano, si sbuca infine sui prati antistanti il Rifugio S.Pietro (m976 – 30 minuti).
Dopo aver goduto del panorama e della cucina del “Bacon”, il gestore che dal 1982 anni cura il Rifugio, si riprende il sentiero N°401, aggirando l’antico romitorio, e passando per la casetta che la SAT di Riva donò al poeta dialettale Giacomo Floriani nel 1949 e battezzata “la me Baita”.
Dopo aver aggirato per bosco di conifere un dosso, si giunge sulla cima del Monte Calino (m1069 – 30 minuti).
Ora l’itinerario inizia a scendere, sempre nel bosco, fino a giungere alla plaga prativa di Védesè (m960) dove a mezza strada tra le due case prende a girare a destra (est) e prende a scendere ripidamente fino alla località di Treni (m825 – 30 minuti)
Piccola sosta, e poi breve, ultima salitina per arrivare alla Croce di Bondiga (885m – 15minuti).
Si imbocca il sentiero N° 409 e si scende verso sud, fino a quota 400m. in 30 minuti: su una larga curva sinistrorsa prendiamo invece la via verso destra (ovest) che in falso piano e con altri 30 minuti ci riporta a Tenno.
Riattraversato il borgo, si ritorna per il sentiero dell’andata.

Punti d'appoggio
Rifugio S.Pietro ( informazioni: Tel. 0464500647 )